
Chi sogna un bel piatto fumante di Spaghetti al pomodoro, alzi la mano!
Tutti amano la pasta, ma gli spaghetti restano ancora la pasta preferita non solo dagli italiani ma anche dagli americani. Infatti, il 4 gennaio negli Stati Uniti si festeggia lo Spaghetti day, uno dei simboli dell’Italia.
Le origini degli Spaghetti
Chi ha inventato gli spaghetti? Questa è una delle domande più comuni. Sfatiamo innanzitutto il mito che racconta l’introduzione della pasta con Marco Polo dopo la sua visita in Cina. In realtà, grazie all’avvento dell’agricoltura circa 9000 anni fa, uno dei primi esempi di pasta nasceva con le coltivazioni di legumi e cereali. Questi venivano mescolati con acqua fino a ottenere una poltiglia e un impasto che poi veniva trasformato in polenta, pane o pasta. Già gli Etruschi e i Romani conoscevano la lagana, corrispondente alla moderna lasagna. Si trattava di sfoglie di pasta farcite di carne e poi cotte in forno. Testimonianze affermano che intorno al XII secolo, in epoca medievale, nasce in Sicilia la prima pasta secca di grano duro, grazie agli Arabi che la introdussero dal Medio Oriente. Sembra proprio che la prima pasta lunga sia stata creata in un paesino vicino Palermo, in quello stesso periodo.

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Cosa sono i Maccheroni
Possiamo considerare Palermo come la prima vera capitale della pasta. Infatti, a partire dal Medioevo, il termine usato era Maccheroni, dal siciliano Maccarruni, ovvero schiacciare. La parola spaghetti, invece, compare per la prima volta solo nei primi anni dell’800. Con lo sviluppo delle macchine e con la rivoluzione tecnologica della fine del ‘700, la pasta diventa piatto del popolo e lentamente una delle principali fonti di sostentamento. Alcune città del sud e alcune località marine diventano famose per i pastifici. Come Genova e Gragnano, le quali possedevano delle ottime condizioni climatiche (aria secca e ventilata), perfette per la pasta secca.

Gli Spaghetti in America
Gli Spaghetti, anzi i Maccheroni, fanno il loro ingresso negli Stati Uniti nel 1790 grazie a Thomas Jefferson, di ritorno da un suo viaggio a Napoli. Oltre alla pasta fece portare anche una macchina per Maccheroni, dando inizio alla produzione di spaghetti anche negli States. Tuttavia il simbolo dell’Italia inizia a diffondersi in maniera più completa tra il 1860 e il 1880, quando il fenomeno dell’emigrazione giunge all’apice. Nasce così la cucina italo-americana, un misto tra le ricette originali italiane e quelle inventate dagli immigrati con gli ingredienti disponibili in America. Nascono piatti come le Fettuccine all’Alfredo, la Chicken parmigiana e i famosi Spaghetti with meatballs, creando anche una giornata dedicata: lo Spaghetti day.

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Lo Spaghetti day
Gli Americani amano la pasta! Soprattutto gli Spaghetti! Infatti, il 4 gennaio è lo Spaghetti day, giorno in cui uno dei simboli italiani per eccellenza viene celebrato. La giornata dedicata al nostro piatto nazionale fu istituita diversi anni fa, su proposta di un gruppo di immigrati, per far conoscere le vere ricette della tradizione. Si stima che gli americani mangino in media 9 kg di pasta all’anno. Il secondo formato di pasta preferito negli USA sono i rigatoni e al terzo posto ci sono le fettuccine. Al primo posto ovviamente gli Spaghetti. Durante questa giornata dedicata all’icona italiana, si può scegliere un condimento e mangiare il proprio piatto di spaghetti preferito. La regola principale però è sempre e solo una: mai tagliare gli Spaghetti!

Gli Spaghetti e i condimenti più tipici
I condimenti adatti alla forma dello spaghetto possono essere tanti, ma in Italia ce ne sono alcuni considerati iconici, a seconda delle regioni. Troviamo gli spaghetti alla carbonara, gli spaghetti alle vongole e il celebre aglio, olio e peperoncino. Uno dei più rappresentativi della nostra bella Italia è sicuramento lo spaghetto pomodoro e basilico. Questo connubio perfetto nasce solo agli inizi dell’800, molto tempo dopo la scoperta delle Americhe, quando il pomodoro non è più visto come un frutto velenoso, anzi. Nel libro del 1803 Cucina economica, di Vincenzo Agnoletti, si parla di una prima unione tra salsa di pomodoro e pasta. Non era proprio come quella che conosciamo noi oggi, ma piuttosto una zuppa. Infatti, la pasta veniva prima sbollentata in acqua e poi cotta nel brodo e condita con il pomodoro. Nel 1837 viene pubblicata la prima ricetta di vermicelli al pomodoro di Ippolito Cavalcanti.

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Ricetta Spaghetti aglio, olio e peperoncino
Quando a casa non si hanno molti ingredienti perché abbiamo dimenticato di fare la spesa, oppure quando ci viene una fame improvvisa a tarda sera, o quando non abbiamo molta voglia di cucinare, il piatto di pasta perfetto è solo uno: aglio, olio e peperoncino! Uno dei più semplici ma al tempo stesso uno dei più gustosi. Vediamo insieme come prepararlo a casa!
(per 4 persone)
320 gr di spaghetti (dipende dalla fame)
2 spicchi di aglio
1 peperoncino grande (dipende dal coraggio)
olio q.b. (che non è mai abbastanza)
Si parte mettendo a bollire l’acqua per la pasta. Nel frattempo schiacciare l’aglio e metterlo in padella. Per un gusto più delicato si può anche decidere di lasciarlo in camicia, al contrario per un sapore più forte si può anche tritare l’aglio finemente. Anche il peperoncino va tagliato finemente e aggiunto in padella insieme all’aglio e all’olio. Iniziare a farli soffriggere, senza bruciarli. Appena l’acqua bolle aggiungere il sale e poi gli spaghetti fino a cottura al dente. Passarli in padella con il resto degli ingredienti e con un po’ di acqua di cottura. Farli saltare in padella a fuoco medio-alto per qualche minuto e servire. Buon appetito!