Le migliori panetterie romane e l’arte di fare il pane a Roma
Quali sono le migliori panetterie romane e da dove nasce l’antica arte di fare il pane a Roma?
Panetterie Romane: un po’ di storia
All’inizio dell’età romana le persone non avevano il pane, consumavano una specie di focaccia chiamata puls e prodotta con un’antica varietà di farina di farro. Il farro nell’antico latino si chiamava Farrus, quindi la parola farina deriva probabilmente da questa parola. Diversamente dagli antichi romani, i greci erano già esperti nell’arte di fare il pane e mangiavano una pietanza chiamata pita. Quando l’antica cultura romana e greca si incontrarono, gli antichi romani rimasero stupiti dall’arte greca di fare il pane e iniziarono a fare ricette simili. All’inizio, il pane veniva cotto in casa e divenne rapidamente molto popolare. Sebbene, importanti personaggi dell’epoca, come Catone (il censore), lo criticassero come un trend della moda.
Il pane diventa alimento fondamentale
Nonostante i suoi delatori, il pane iniziò a essere popolare anche tra le famiglie ricche. Ben presto diventò un alimento così popolare che esperti fornai dalla Grecia vennero a Roma per insegnare agli uomini locali a fare il pane. Nell’antica Roma veniva chiamato in modo diverso in base allo stile alimentare, ad esempio, il nauticus era il pane cotto per i marinai. Si definiva gradilis quando cibo da stadio sbocconcellato durante gli spettacoli al Colosseo o all’anfiteatro. Ostiari era il pane da ostrica, durus e sordidus se cotto con non farine di qualità. Sembra che il numero di panetterie a Roma durante l’età di Augusto fosse più di 300, tutte gestite da persone di origine ellenica. Interessanti resti archeologici si ammirano negli scavi di Pompei, dove sono stati trovati pane bruciato e panifici completi di forni, panche e stampi.
Cade l’impero romano ma non l’arte panificatoria
Dopo la caduta dell’Impero romano, il commercio del pane scomparve, ma la gente continuava a cuocere in casa. Nel frattempo, una nuova religione si stava diffondendo con pane e vino al centro del rito: il Cristianesimo. Durante il feudalesimo, i mulini per macinare i cereali diventano proprietà del signore feudale. Si poteva cuocere il pane nel forno ma bisognava pagare un tributo al signore. Intorno al 1000 d.C. con l’avvio di corporazioni di arti e opere, il fornaio tornò ad essere una professione vera e propria. Si preparava il pane con un misto di cereali, oppure con l’aggiunta di alcuni ingredienti. Soprattutto in prossimità delle feste religiose, all’austerità della farina si aggiungevano zucchero, miele e frutta secca. La base per alcuni dei dolci delle feste più amati affonda le sue radici, infatti, nel medioevo.
La tradizione millenaria incontra il gusto moderno
Sono più di 1000 anni, dunque, che a Roma si consumano pane e paste con erbe aromatiche o frutta seca. L’uva passa, pinoli, canditi sono ancora utilizzati per la produzione di pani speciali. Ancora oggi uno dei dolci più famosi e amati della Capitale, il Maritozzo, nasce proprio come pane speciale. Anche se, tradizionalmente veniva preparato in occasione delle feste di matrimonio. La sua storia è divertente e affascinante, il suo gusto indimenticabile, ormai si tratta di un vero e proprio must da gustare giornalmente. Il pane più famoso di Roma viene cotto in due paesi limitrofi: Genzano e Lariano. Protetto con etichetta IGP nel 1997. Si produce con la farina integrale, il lievito madre e farina integrale a copertura. Si presenta croccante e profumato all’esterno, morbido e areato all’interno. Il pane resta fresco per molti giorni, quando non lo è più, ovviamente trova una seconda vita in una delle centinaia di ricette di recupero. Il pane raffermo è perfetto per le bruschette o per la zuppa i fagioli o per la panzanella. La mollica bagnata nel latte e mista a carne serve per preparare le polpette.
Ecco i migliori panifici di Roma
Panella: Via Merulana 54 (Santa Maria Maggiore / Vittorio)
Roscioli: Via dei Chiavari (Campo de Fiori / Argentina)
Antico Forno Urbani: Piazza Costaguti (Ghetto ebraico)
Roscioli: Piazza Campo de Fiori (Campo de Fiori / Navona)
Panificio Mosca: Via Candia 14 (Prati / Vaticano)
Gianfornaio: Via dei gracchi 179 (Prati)
Antico Forno ai Serpenti: Via dei serpenti 122 (Monti)
Ecco alcuni dei tour che puoi prenotare per visitare questi forni.
Tour gastronomico di Campo de Fiori, Ghetto ebraico e Trastevere
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