Cornetto e cappuccino

Il cornetto italiano: non chiamatemi croissant!

Per la giornata del Croissant, celebriamo insieme il fratello italiano: il Cornetto! Evitiamo di creare un incidente diplomatico e chiamiamo le cose con il proprio nome. Vediamo quali sono le differenze tra Croissant e Cornetto e scopriamo i migliori cornetti da gustare a Roma.

Croissant o Cornetto? Fratelli sì, ma non gemelli

Il croissant francese e il cornetto italiano sono simili, ma in realtà differiscono l’uno dall’altro su tantissimi aspetti. Innanzitutto, a una prima occhiata, sebbene rientrino entrambi nella categoria dei dolci lievitati, notiamo subito la differenza nella forma. Infatti, una volta arrotolato l’impasto, il croissant resta dritto mentre il cornetto ha le due punte ricurve a ricordare le corna di un animale. Da qui il nome. Tuttavia, le dissomiglianze sostanziali le troviamo nella scelta degli ingredienti. Vediamo insieme quali sono le differenze tra croissant e cornetto.

Il Croissant

Non contiene uova e la spennellatura a fine cottura è fatta solo con del semplice sciroppo d’acqua e zucchero, per renderlo più lucido e bello alla vista. Contiene meno zucchero e molto più burro. L’effetto finale è un prodotto croccante, friabile, estremamente sfogliato, dal persistente profumo e sapore di burro tostato e dall’aroma neutro. Infatti, il croissant si gusta al naturale, anche se accetta volentieri abbinamenti salati, come prosciutto o salmone affumicato.

croissant

Il croissant francese è uno dei dolci lievitati più famosi al mondo

Il Cornetto

Contiene più latte, zucchero e soprattutto le uova, oltre ad aromi come vaniglia e scorza di agrumi. Anche se la sua lavorazione è sfogliata come il croissant, gli strati sono di numero inferiore. Il risultato finale è di un prodotto più morbido, meno croccante del croissant e, se schiacciato al centro, tende a mantenere la forma del dito. Soprattutto, benché anche il cornetto possa essere mangiato semplice, spesso viene farcito con crema, marmellata o cioccolata.

alveolatura del cornetto

L’alveolatura è il risultato della laminazione della pasta sfoglia

Il Kipferl: l’antenato del croissant e del cornetto

La storia è fondamentale per conoscere le origini di molti piatti, dolci e ricette di oggi. Il croissant e il cornetto hanno origini austriache e derivano entrambi da un dolce tipico viennese, il Kipferl, in tedesco lunetta. È una specialità austro-ungarica a forma di mezzaluna, sia dolce che salata. La sua storia si mescola con la leggenda. Sembra che il Kipferl sia stato inventato nel 1683 da un fornaio viennese, Peter Vendier, per celebrare la fine dell’assedio ottomano. Durante la notte, mentre i fornai viennesi lavoravano ed essendo gli unici svegli in città, udirono il rumore di scavi sotterranei. Erano i Turchi che stavano preparando un terribile attacco alla città di Vienna con della polvere da sparo. I fornai viennesi diedero l’allarme e salvarono la città. Il Kipferl è infatti a forma di luna crescente, simbolo della bandiera turca, e celebra quel momento storico.

kipferl

La forma a mezzaluna deriva dal famoso Kipferl austriaco

Il cornetto italiano: che storia!

È nato prima il croissant o il cornetto? Anche se la diatriba va avanti ormai da anni, sembra proprio che la storia volga a favore del cornetto italiano. Infatti, il cornetto deriva dal Kipferl, uno dei dolci tipici viennesi, anche se la preparazione è più elaborata. Il Kipferl arriva in Italia durante il periodo degli scambi commerciali tra la Repubblica di Venezia e Vienna, verso la fine del 1600. Grazie al contributo dei pasticceri veneti, il kipferl si trasforma nell’odierno cornetto. Con la nascita del Regno Lombardo-Veneto la sua popolarità aumenta sempre di più e inevitabilmente si differenzia di molto dalla ricetta originale austriaca.

cornetto

Non chiamatelo croissant! Il cornetto è il simbolo della colazione italiana

Il croissant: una delizia francese

Se il cornetto nasce alla fine del 1600, cosa sappiamo del croissant? La leggenda dice che la Francia sia venuta a conoscenza del cornetto nel 1770, durante il matrimonio tra Maria Antonietta e il futuro re Luigi XVI. Secondo la storia però, così come il cornetto, anche il croissant sembra si sia ispirato al Kipferl. La parola croissant compare per la prima volta nel Dictionnaire de la langue française nel 1863. Poco prima, nel 1839, Parigi assiste all’apertura della prima pasticceria viennese, chiamata la Boulangerie viennoise. L’ufficiale austriaco August Zang, amante del Kipferl, fonda questo luogo. Parigi inizia così la produzione del dolce sfogliato più famoso al mondo. La ricetta ne esce un po’ stravolta, ma la forma tipica del Kipferl viene più o meno mantenuta. Infatti, croissant in francese significa crescente, proprio come la mezzaluna della bandiera turca a cui si ispirò il Kipferl.

pasta sfoglia

Una buona sfoglia è essenziale per la riuscita del croissant

La giornata del croissant

La giornata dedicata al croissant nasce nello specifico negli Stati Uniti nel 2006. Si tratta di una sorta di compleanno per celebrare uno dei dolci più amati ma al tempo stesso più semplici. Oggi, infatti, il croissant è conosciuto in tutto il mondo e mantiene lo stesso nome ovunque. È sicuramente un simbolo della tipica colazione francese, ma non solo. Questa meraviglia sfogliata al profumo di burro può essere consumata in qualsiasi ora del giorno. Che sia per un brunch, una merenda, un aperitivo dolce o salato, o come coccola serale.

croissant salato

Il croissant è buonissimo anche con il ripieno salato

Tutti i gusti del cornetto italiano

In Italia non ordiniamo un croissant, ricordiamoci di prendere un cornetto, piuttosto! Come abbiamo visto una delle differenze è che il cornetto può essere farcito. Ma quali sono i ripieni del cornetto più amati in Italia? Sicuramente le farciture più classiche restano quelle con la confettura di frutta, in primis di albicocca. Poi c’è l’amatissimo ripieno di cioccolato. Il più gettonato è sicuramente quello alla Nutella, ma anche al cioccolato fondente e al cioccolato gianduia. L’altra farcitura molto richiesta è la crema pasticcera, di solito aromatizzata alla vaniglia, oppure al limone. Anche la crema di pistacchio sta ormai spopolando soprattutto tra i turisti che giustamente vogliono provare il pistacchio in ogni preparazione possibile, una volta in Italia. Oggi anche il cornetto si può trovare, in alcune gastronomie, con farciture salate. Il contrasto con il dolce dell’impasto rende il tutto piacevolmente interessante.

cornetto al pistacchio

Il cornetto ripieno alla crema di pistacchio è uno dei ripieni più richiesti

Dove mangiare i migliori cornetti di Roma

A Roma il cornetto è un must! Ogni bar ne è provvisto. I cornetti di alcuni forni o caffetterie sono di produzione propria. Altri invece li ordinano dalle pasticcerie e vengono consegnati di prima mattina, così da essere freschi per la colazione. Vediamo insieme dove poter gustare i cornetti più buoni di Roma.

Forno Conti & Co. (Via Giusti, 18)

Pasticceria Grué (Viale Regina Margherita, 95)

Nero Vaniglia (Circonvallazione Ostiense, 201)

Casa Manfredi Teatro (Via dei Conciatori, 5)

Regoli Pasticceria (Via dello Statuto, 60)

Panella (Via Merulana, 54)

Faro –  Caffè Specialty (Via Piave, 55)

Caffè Merenda (Via del Gazometro, 5a)

Roscioli Caffè Pasticceria (Piazza Benedetto Cairoli, 16)