Il Grillo: un vino bianco della Sicilia
La primavera si avvicina e la voglia di freschezza inizia a fare spazio nei nostri menù. Oggi andiamo in Sicilia, con il Grillo, un bianco che non ha bisogno di presentazioni….o forse si?

La Sicilia , terra di vini rossi e bianchi, fin dall’antichità.
Grillo: il vitigno.
Si tratta di un vitigno vigoroso con produzione abbondante, resistente alle avversità climatiche, come la siccità. Resiste anche ad alcune malattie, ma è sensibile all’oidio e alle muffe. Questo anche perché gli acini sono molto serrati per cui le muffe si insinuano facilmente sul grappolo.
Attualmente è il vitigno a bacca bianca più diffuso sull’isola insieme al Catarratto e Inzolia. Si utilizza in purezza o in blend con altri vitigni. Al fine di contribuire nella potenza alcolica e favorire l’invecchiamento. Ecco perché i migliori Marsala sono prodotti con questo vitigno.

il Grillo un vitigno vigoroso resistente alle avversità, ma che teme la muffa
Grillo: i produttori.
Parlando di Grillo non possiamo, dunque, parlare di marsala. E parlare di marsala significa nominare la famiglia Florio, storica azienda di Marsala, che, insieme alla Duca di Salaparuta, fa oggi parte della Saronno. Qui nascono il Marsala Superiore semiecco Donna Franca Riserva e il Marsala Vergine Terre Arse. E dei produttori che si sono distinti nella produzione di questa meraviglia italiana. L’azienda vinicola Marco de Bortoli, si è distinta per aver reinventato i vini Marsala e , in parte, quelli di Pantelleria. Accendendo una luce su vini tradizionali che per anni erano stati considerati orribili vini liquorosi. Notevole il grillo prodotto in purezza da Feudo Maccari, vitivinicola di famiglia, denominato Family Friends. Dalle uve grillo provenienti dall’isola di Mozia, l’azienda Tasca d’Almerita produce un grillo che sa di vento e di mare. Profumato di pesca bianca e pera, erbe aromatiche. Freschezza e sapidità lunghissimi.

Le saline siciliane, da sempre il serbatoio del prezioso sale.
La storia del Grillo.
Il Grillo è un vitigno a bacca bianca diffuso in tutta la Sicilia, soprattutto nella zona occidentale. Non si tratta di un vitigno da sempre presente sull’isola, ma sembra sia stato impianto successivamente alla grande epidemia di fillossera. Ciò al fine di sostituire i vitigni distrutti dall’epidemia nella zona di Marsala. La storia di questo vitigno, si lega, dunque e soprattutto alla produzione del vino Marsala. Quindi, alle famose vicende della famiglia Florio.

Il Marsala è puro oro nel bicchiere, il Grillo ne costituisce spesso il vitigno base.
Grillo: il colore.

Il Grillo: Scheda di degustazione
In purezza, il Grillo restituisce vini di ampio corredo organolettico, pieni di profumi e sapidi al gusto. Alla vista il grillo è un vino giallo paglierino, molto luminoso.
Il profumo del Grillo.
I profumi sono prevalentemente floreali, integrandosi ai profumi fruttati. Dunque, zagara, fiori di campo, ma anche frutta bianca e gialla, spesso esotica come mango, e frutto della passione.
Grillo: il gusto.
Al gusto appare immediatamente fresco, ben strutturato e lungo nel finale, con un accento sulla mineralità e sapidità. Nella versione dolce, solitamente passita, il grillo dà vita a dolci piacevoli, profumati di albicocca e frutta secca, confermati nel gusto.

IL Grillo si abbina a molteplici piatti, inclusi i sapori “fusion” ma anche la carbonara.
Come abbinare il Grillo al cibo.
Queste componenti ne fanno un vino piacevole da degustare in combinazione con il cibo. Specialmente pietanze di mare, crudi di pesce, sushi, taglieri di formaggi freschi, mozzarella di bufala, e ricotta. Anche primi piatti, sia di pesce che di verdure si sposano perfettamente con il grillo.
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