I piatti della tradizione romana: il Pane
Il pane è probabilmente uno delle pietanze più antiche.
Gli antichi romani non conoscevano il pane come lo consideriamo noi oggi. Mangiavano il”puls”. Una piada preparata con il farro.
Quando l’antica Roma divenne sempre più influenzata dalla tradizione alimentare greca, il pane iniziò a essere popolare anche in occidente.
All’inizio la preparazione del pane “alla greca” era solo per la cucina casalinga ed era considerata una tendenza esotica, molto criticata dai conservatori.
Quando l’impero romano conquistò la Grecia, molti esperti fornai raggiunsero Roma e il pane divenne finalmente popolare. Così popolare che se ne cuocevano molte varietà diverse. Alcuni imperatori erano soliti regalarne di tanto in tanto alla popolazione come gesto di altruismo. Durante l’impero di Augusto a Roma c’erano più di 300 panetterie e tutte gestite da persone greche.
Per un lungo periodo il pane veniva cucinato solo a casa. Con l’industrializzazione anche il pane tornò ai sui giorni di gloria.
Il pane più famoso di Roma viene cotto in due paesi limitrofi: Genzano e Lariano. Protetto con etichetta IGP nel 1997, viene fatto con farina 0, lievito madre per due di lievitazione e coperto con una farina integrale. Il pane arriva croccante e aromatizzato all’esterno e morbido e bianco all’interno.
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Ed ora imbiancati le mani: tocca te!
Ingredienti
- Farina: 350g
- Acqua: 210 ml.
- Olio Evo: 1 cucchiaino
- Zucchero: 1 cucchiaino
- Sale: 1 cucchiaino
- Lievito: se essiccato 4g; se fresco: 10 g
Preparazione
Mescola tutti gli ingredienti con forza fino a creare un impasto elastico. Metti l’impasto in un ciotola molto alta e coprilo con la pellicola e un panno. Quindi fai riposare l’impasto per 8 ore in un luogo protetto come il tuo forno con solo la luce accesa (senza calore) e una grande tazza di acqua bollente in un angolo (per mantenere l’ambiente umido).
Passato il tempo delle lievitazione, a seconda del tuo gusto farciscilo con olive, noci, o semplicemente donagli la forma desiderata e inforna.