La Fuga – Contessa Entellina DOC Donnafugata
La Fuga – Contessa Entellina DOC Donnafugata. Quando il pranzo della domenica è un successo è perché piatto e bicchiere si sono amati.
Per chi ama il vino e la buona tavola, creare un abbinamento riuscito è sempre una grande soddisfazione.

La Fuga Chardonnay Contessa Entellina DOC
La varietà del menù richiedeva una riflessione seria. Per antipasto, zucchine a scapece, burrata servita con pane tostato e mostarde.
Fiori di zucca fritti al momento con ripieno di mozzarella e alici.
Il primo piatto, maltagliati freschi con baccalà, olive taggiasche; pomodorini secchi al timo limone.
Crudités di finocchi con sorbetto all’arancia.
Strudel di Cicoria ripassata.
Abbiamo optato per uno Chardonnay siciliano, il famoso La Fuga delle cantine Donnafugata. Una cantina che regala sempre vini molto equilibrati e piacevoli. La bottiglia del 2019 servita, ovviamente, a 11°C.
E’ stato molto divertente, vedere come il vino si è comportato diversamente con le pietanze. Offrendoci quasi l’occasione di trasformarsi in un gioco di società.
Profumo inebriante e freschezza.
Colore giallo paglierino, intenso e brillante. Note floreali inebrianti, seguite immediatamente da sentori di frutta tropicale e mela golden. Freschissimo e piacevole al palato, con un buon corpo.
Un vino molto equilibrato e nonostante i suoi bei 13% vol, è terminato in un attimo.
Siete curiosi di sapere con quale pietanza si è abbinato meglio?

Fiori di zucca – fried zucchini flowers
Con gli antipasti, non ha dato il meglio di sé. Infatti, le spinte acide presenti nelle mostarde e nelle zucchine si sono sommate alla mineralità; amplificando un po’ troppo le note saline.
Con i fiori di zucca fritti, grande piacevolezza dovuta alla notevole freschezza di questo vino.
Ma, senza dubbio, è stato con i maltagliati, che il vino ha espresso tutto il suo potenziale. Un ritorno fantastico di fiori e frutta tropicale che ha conferito al piatto ancora più eleganza. Il profumo del timo limone si è amplificato ed ha esaltato i sentori di macchia mediterranea donando al piatto grande freschezza.
I due contorni, completamente diversi, non hanno stonato con il vino. Il sorbetto all’arancia si è sciolto immediatamente creando una salsa di fondo profumata che ha amplificato i sentori fruttati di pesca del vino.
Cosa possiamo dire di questo vino?
Senza dubbio si tratta di un vino affascinante, a partire dal suo stesso nome: La Fuga Donnafugata.
La stessa cantina porta il nome che si collega ad un leggendario episodio. Quello della fuga della regina Maria Carolina, moglie dell’Imperatore Ferdinando IV di Borbone.
All’arrivo delle truppe Napoleoniche a Napoli, fuggì verso la Sicilia, rifugiandosi nella zona dove sorgono i vigneti dell’azienda.
La seconda fuga, quella che dà il nome alla bottiglia, si riferisce forse di più ad un anelito interiore della proprietaria Gabriella.
Si tratta di una azienda relativamente giovane, fondata negli anni ottanta dalla famiglia Rallo. Un’azienda che ha ottenuto riconoscimenti sul territorio nazionale ed internazionale. Grazie ai suoi vini ben fatti e ad indubbie capacità di comunicazione di questa famiglia.

Etichetta La Fuga Donnafugata
La dote di narrare il vino creando un’aspettativa, di sogno ed esotismo, si specchia nel design delle etichette come nel bicchiere.
A proposito di etichette, quella di questa bottiglia è bellissima.
Su uno sfondo giallo che parla di sole, la silhouette di una donna sognante.
Le sinuosità dei capelli al vento. Che, forse, rappresentano anche le colline del territorio.
La prima vendemmia de La Fuga data 1994. Nasce, di fatto insieme alla DOC Contessa Entellina.

Territorio Contessa Entellina – Sicilia
Stiamo dunque parlando del territorio della valle del Belice. I vigneti si estendono, ad una altitudine di circa 400 mt s.l.m. ad a metà strada tra Palermo e Sciacca.
Esiste, nell’area, anche un paese denominato Contessa Entellina. Il paese è , cosa particolare, una oasi etnica italo-albanese.
Gli stessi abitanti si definiscono italo-albanesi ed anche i documenti ufficiali sono redatti nelle due lingue.La DOC Contessa Entellina lista numerosi vini, realizzati con diversi uvaggi, sia bianchi che rossi.
Esiste dunque un Contessa Entellina Catarratto, come anche Ansonica o Pinot nero o Nero d’Avola.
La Fuga è un Contessa Entellina DOC Chardonnay, in purezza. La fermentazione avviene completamente in acciaio.
Una espressione di Chardonnay completamente diversa da altri. Che si lega moltissimo al territorio dal quale proviene. Di chiaro carattere Mediterraneo.
Questo vino si colloca nella fascia di prezzo € 13,00-15,00
Direi che può essere definito un vero e proprio campione dell’abbinamento.
La bottiglia da servire, dunque, ad occhi chiusi al pranzo della Domenica.
Vino da bere a tutto pasto, specialmente con piatti elaborati e sfiziosi.