La Carbonara del ristorante Eggs di Roma
Amata, copiata, oggetto di diatriba, piatto simbolo della cultura gastronomica italiana. Trionfo di grassi e di sapore. La carbonara è un piatto che a Roma costituisce una vera e propria pietra miliare. Scopriamo quella di Eggs.
Un vero e proprio esercito di amanti di questo primo piatto si aggira nel web e fra i ristoranti della città.
E’ indubbio, infatti, che la carbonara sia uno dei primi piatti preferiti, anche dai Facebook daters.
Solo guanciale per carità! Pecorino Romano Dop in purezza, pepe nero, uova rigorosamente cremose. Anatema per gli utilizzatori di cipolla e panna.
A Roma sono in tanti a contendersi il podio della migliore carbonara della città, che, chiaramente, mai potrà battere quella della nonna.
Fra tutti oggi voglio parlare di uno chef che ha avuto l’ardire di trasferirsi nella Capitale per aprire un ristorante tutto incentrato su questo piatto. E di cambiare le carte in tavola!
Non solo forestiera….
Con un coraggio da leone, anzi, da leonessa, Barbara Agosti ha addirittura rivisitato la carbonara. Impreziosito al tartufo, o reso vegetariano nella carbonara che non c’è, fino a proporlo nella ricetta del 1954. Ricetta che, udite udite, non solo comprende la panna, a anche l’aglio. Ha tagliato il pecorino con il Parmigiano Reggiano.
Lo ha modificato nella forma, e non parlo di impiattamento, sarebbe troppo semplice.
A Barbara Agosti, chef e fondatrice insieme ad un gruppo di professionisti enogastronomici, è venuto addirittura in mente di issarla su uno stecco. Realizzandone una versione da passeggio. Si tratta dell’ormai famoso strapazzino. Una carbonara rivestita da copertura croccante.
Una ricetta che è stata anche l’oggetto di una puntata di Masterchef Italia 8. Impresa non facile, al limite dell’eroico, per i malcapitati concorrenti.
Insomma proposte totalmente fuori dall’ordinario, per un concept tutto intorno all’uovo.
Come fa una carbonara, anzi come fanno queste carbonare a piacere ai romani come noi?
Basta conoscere Barbara per capire che, gusti personali a parte, la regola che vige in questo ristorante è solo una: materie prime di assoluta qualità. Unite all’uso della creatività negli abbinamenti.
Partiamo quindi dalla pasta Mancini, rigorosamente trafilata al bronzo da grani italiani.
Passiamo poi alle uova in tutte le sue forme, dimensioni e cotture, protagoniste assolute. Quelle di gallina provengono da un pollaio di proprietà stessa del ristorante, siti negli spazi del Bio Farm Orto di Arianna Vulpiani. Qui si coltivano anche le verdure biologiche utilizzate in cucina.
Ma non sono le uniche uova presenti, e per il caviale, si utilizzano solo uova italiane.
La carta dei vini è molto interessante. Se da un lato la varietà di scelta non è premiata in termini numerici, dall’altro la selezione verte su piccoli produttori indipendenti e qualche grande etichetta.
Vini italiani ed esteri, quindi, scelti per qualità e abbinabilità con l’offerta gastronomica.
Va senza dubbio spesa una parola per l’atmosfera che si respira nel ristorante. Il personale è cordiale e preparato, costantemente in dialogo con lo Chef.
Certo, ci si va principalmente per uno dei piatti iconici del comfort food mondiale, anche se non mancano le alternative; quindi il mood è già positivo. E ci si ritorna perché ci si è sentiti a casa e coccolati.
Non è un caso che Eggs sia anche spesso meta di attori, scrittori, sportivi, giornalisti.
Come in una moderna livella di Totò, ma molto più gioiosa.
Vuoi conoscere Barbara Agosti ed imparare a fare una carbonara come la sua? Contattaci