La Malvasia di Bosa: un vino tutto da scoprire

La Malvasia di Bosa è uno di quei vini da provare almeno una volta nella vita.

Un vitigno antico, venuto dal mare, una cittadina pittoresca fra colline e onde. Un vino unico e inimitabile che incanta e seduce. Tutto questo è Bosa, in Sardegna, una tappa imperdibile per chi ama i viaggi del vino.

Se non avete ancora letto il libro Vino al Vino di Mario Soldati vi consiglio vivamente di farlo e vi rimando al mio articolo sulla rubrica DiVInLeggendo. In onore alla tappa sarda del viaggio di Soldati è d’obbligo parlare di almeno un vitigno sardo di eccellenza: la Malvasia di Bosa. Un vitigno di origine greca approdato nella ventosa isola Italiana nel 1200. Furono i veneziani, soprattutto a diffondere la coltivazione di questa vite. Il loro obiettivo era produrre vino alla maniera greca.
Emblematico il fatto che a Venezia, città marinara, ponte di congiunzione fra oriente ed occidente, le taverne venissero proprio chiamate Malvasie. Questo dimostra come i vini da malvasia fossero sinonimo stesso di vino pregiato.

Il villaggio colorato di Bosa in Sardegna

Vitigno antico, espressioni diverse

Si tratta di un vitigno che troviamo un po’ in tutta Italia. Alcuni di origine greca, altri di origine locale. Ne contiamo svariate tipologie, se ne contano almeno una ventina di varianti. Tuttavia, anche se di provenienza storica diversa, le Malvasie presentano tutte dei tratti in comune. Si tratta di un vitigno aromatico o neutro. Le note fragranti, muschiate, fruttate e alto potenziale zuccherino sono tratti comuni in tutte varianti. Come è facile intuire, quindi sono vitigni adatti a produrre vini passiti, come anche spumantizzati. La malvasia può trovarsi a bacca bianca o nera. Le malvasie aromatiche, presentano come noto profumi varietali. Ossia legati alle molecole odorose presenti nell’uva stessa, buccia e polpa. Un parallelismo può essere fatto pensando ai moscati. Tuttavia, i moscati sono più marcati nelle caratteristiche di aromaticità, mentre le malvasie variano molto l’una dall’altra.

Vino in Sardegna

Le malvasie aromatiche.

Esistono malvasie aromatiche a bacca bianca come la Malvasia di Sardegna, di Candia, delle Lipari. E quelle a bacca nera come Casorzo, Schierano, Basilicata. Esiste anche una Malvasia Rosa derivata da una mutazione genetica della Malvasia di Candia. In Sardegna dunque la Malvasia è aromatica. Ciò spiega parte del meraviglioso e raffinato corredo gusto-olfattivo che avvolge questo vino.

Bosa: un paese multicolore che si specchia su un fiume verde.

A Bosa la malvasia è parte integrante della vita del villaggio e del DNA stesso della comunità. Si tratta di un villaggio sardo situato nella parte occidentale dell’isola, tra Oristano e Alghero. Un luogo suggestivo e affascinante, arroccato su una collina. Pieno di colore e di scale, che portano su fino alla rocca del castello.  Da lì si domina la valle, ci si specchia nel verde del fiume che sfocia a pochi chilometri nel meraviglioso mare. Il vento di Maestrale a Bosa soffia violento, e irrora i filari dei vigneti di acqua salmastra.

bosa sardegna

Bosa in Sardegna un paesino incantevole, che vale la pena di visitare ed apprezzare.

Columbu:  dal 1972,la Malvasia di Bosa, DOC si produce qui.

Su territori bianchi e rocciosi, di sabbia e calcare. Le uve vengono vinificate in ossidazione e restituiscono vini di grande corpo e piacevolezza, abili all’abbinamento e dotati di una grande caratteristica: l’invecchiamento.
Pochi vini come la Malvasia di Bosa possono contare affinamenti così lunghi.
Profumi intensi e persistenti, eterei e ammandorlati. Al gusto è decisamente morbido e caldo, inebriante. Gli accostamenti gastronomici vanno dalla pasticceria secca alla cioccolateria ai formaggi.

columbu degustazione wines malvasia

Vanna e Gianmichele Columbu con Daniela Cassoni  – Gourmetaly.com

Nel mio piccolo viaggio fra le case vitivinicole sarde, un paio di anni fa, ho avuto l’occasione di degustare la Malvasia di Bosa di Columbu. Un produttore di eccellenza, storico, in una calda mattinata in Bosa. L’eleganza dei vini, l’abbinamento con dei dolcetti creati appositamente e l’accoglienza di Vanna e Gianmichele resteranno per sempre nel mio cuore.