Caffè corretto italiano: un’usanza che unisce caffè e liquore.
Dopo le grandi abbuffate di Pasqua e Pasquetta, il caffè corretto è quello di cui abbiamo bisogno! Il dopo pasto perfetto per smaltire tutte le squisitezze delle feste. Gustiamo l’aroma del caffè e il carattere del liquore.
Le origini del caffè corretto
Un’abitudine tutta italiana da circa cento anni. Il caffè viene definito corretto quando viene addizionato con del liquore. Questo può variare a seconda dei gusti di ognuno di noi, ma soprattutto dalle abitudini regionali. Sappiamo bene che l’Italia ha una lunga storia di tradizioni culinarie strettamente legate alla regione di appartenenza, che ancora oggi vengono rispettate e tramandate. Questo vale anche per il caffè corretto. Pare che la nascita del famoso caffè corretto sia legata agli operai delle fabbriche del nord Italia. Si racconta infatti che durante le loro pause lavorative, gli operai aggiungevano un goccio di grappa al loro caffè. Molto probabilmente anche per difendersi dal freddo dell’inverno. Lentamente questa abitudine si è poi diffusa in tutta la penisola, con tutte le rappresentative varianti regionali.

Il caffè corretto è una tra le più autentiche tradizioni italiane.
Come si prepara un caffè corretto perfetto
L’errore più grande da fare quando si prepara un caffè corretto è quello di pensare di poter usare qualsiasi liquore o distillato. Non è così! Bisogna saper scegliere un prodotto di qualità e saperlo dosare per non coprire il sapore del caffè, che è fondamentale. I distillati più adatti sono quelli dall’aroma intenso. Detto ciò non si deve mai sottovalutare l’importanza della qualità del caffè. La quantità giusta di alcol è di 5 millimetri per tazza. L’importante infatti è dare equilibrio ai due sapori. La quantità di caffè giusta, invece, dovrebbe essere di 30 millimetri. L’alcol va sempre aggiunto a temperatura ambiente e quando il caffè non è bollente, così tutti i profumi del liquore possono esprimersi. L’importante è non utilizzare liquori alla frutta o agli agrumi perché rendono il caffè acido. Invece vodka o gin rendono il caffè troppo amaro.

Il caffè corretto perfetto è una questione di equilibrio di sapori.
Caffè corretto con la grappa e le diverse varianti
Il caffè corretto originale è quello miscelato con la grappa. La grappa è un distillato di vinaccia tipico dell’Italia del nord. Il primo distillato a essere mescolato al caffè. Gli intenditori sconsigliano di usare grappe monovitigno, cioè ricavate da un unico vitigno, perché il loro sapore è troppo intenso. Da preferire invece le grappe ricavate da un mix di diversi vitigni. Questo perché il sapore è più delicato. Vediamo insieme quali sono le altre varianti del caffè corretto in Italia.

La grappa è il distillato più utilizzato per correggere il caffè.
Caffè corretto con Sambuca
È uno degli abbinamenti più famosi. La Sambuca è un liquore dolce italiano fatta con anice stellato e fiori di sambuco. Di origini marchigiana, e quindi apprezzata in particolare nel centro e sud Italia. La freschezza dell’anice infatti rende il gusto del caffè ancora più piacevole. Molto famoso è anche il Caffè con la mosca, cioè un bicchierino di Sambuca con qualche chicco di caffè da sgranocchiare mentre si sorseggia il liquore. I brand di Sambuca più famosi in Italia sono: Molinari, Ramazzotti, Bosco e Antica.
Moretta di Fano: il caffè corretto della regione Marche
La Moretta fanese è il tradizionale caffè corretto delle Marche e originario della città di Fano, diffuso anche nelle città di Pesaro e Urbino. In questo caso il caffè è miscelato con liquore all’anice, rum e brandy. Infine viene aggiunta anche della scorza del limone. Secondo la tradizione, la Moretta è stata inventata dai marinai e i pescatori del porto di Fano. A quei tempi si cercava di non sprecare nulla, e di solito si mescolavano fra loro anche i liquori avanzati. In seguito poi è stato aggiunto il caffè. Il sapore della Moretta è forte e dolce allo stesso tempo. Da provare!

La Moretta di Fano è il caffè corretto tipico delle Marche. Copyright @whymarche.com
Caffè corretto con Brandy o Baylees
Se si preferiscono le consistenze cremose, il caffè può essere corretto anche con il Baylees. Soprattutto se non si apprezza il sapore troppo forte dell’alcol, visto che il Baylees è abbastanza delicato. Per quanto riguarda il Brandy, questo può essere anche aromatizzato con qualche spezia. Di solito cannella e chiodi di garofano. Basterà scaldare un po’ il Brandy sul fuoco insieme alle spezie e aggiungere all’ultimo anche della scorza di arancia. L’aroma delicato e acidulo del Brandy è perfetto con il caffè.

Baylees e Brandy sono due liquori perfetti da mischiare con il caffè.
Caffè corretto con Mistrà
Il mix perfetto sembra proprio essere caffè e anice. Il Mistrà è un distillato secco, non dolce come la Sambuca, tipico dell’Italia centrale, in particolare delle Marche. La si ottiene dall’anice verde e l’anice badiana. La tradizione di correggere il caffè con il Mistrà è una tradizione rurale e contadina. Molto simile all’Anisetta, un altro liquore all’anice tipico del sud Italia, il Mistrà nasce come distillato clandestino. Come succedeva anche in Veneto con la grappa, per salvaguardare la ricetta si distillava il Mistrà anche per evitare il pagamento dell’imposta di bollo sulla produzione e consumo di alcol.
Il caffè corretto analcolico
Per chi non ama l’alcol, in Italia può gustare anche un buonissimo caffè corretto analcolico. A Napoli e a Salerno il caffè nocciola è una vera specialità. Nasce negli anni ’90 e si tratta di un semplice caffè preparato con la moka o con la macchina, a cui viene aggiunta una mousse di nocciole tostate. Praticamente una sorta di cremina preparata con pasta di nocciola, zucchero a velo e panna montata. Un altro caffè speciale è quello leccese. Una variante estiva salentina, molto apprezzata per la sua freschezza. Si tratta di un caffè freddo preparato con la moka, a cui si aggiunge il latte di mandorla.

Il caffè nocciola è una squisitezza tipica di Napoli e della regione Campania.
Una tradizione tipica italiana che perdura nel tempo. Il caffè corretto è perfetto per digerire perché accelera il metabolismo, ma soprattutto è una coccola che non possiamo non concederci.