La giornata mondiale dell’uovo: celebrazione delle uova tra nutrizione e gastronomia.

La giornata mondiale dell’uovo è una festività che si celebra ogni anno il secondo venerdì di ottobre. Istituita per la prima volta a Vienna nel 1996, ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sui benefici nutrizionali delle uova. Per rendere omaggio a questa giornata così importante, nel nostro articolo andremo a esplorare le diverse tipologie di galline e il ruolo centrale dell’uovo nella gastronomia italiana.

E’ nato prima l’uovo o la gallina?

In occasione della giornata mondiale dell’uovo esploreremo il mondo delle Galline ovaiole, animali che ogni giorno ci forniscono un alimento ricco di nutrienti, immancabile sulle nostre tavole. Come si può evincere dal loro nome queste galline si distinguono per essere particolarmente prolifiche: hanno la capacità di produrre molte uova, arrivando anche a una media di 200-300 l’anno. Inoltre, questi animali sono anche molto longevi in quanto possono arrivare a vivere anche 11 anni.

Tra le specie più diffuse di galline ovaiole troviamo la Gallina Padovana, nonostante il nome possa essere ingannevole questa specie non è originaria del territorio italiano. E’ probabile che questa gallina sia giunta in Italia attorno al 1300 dalla Polonia, probabilmente per opera di Giovanni Dondi Dell’Orologio, un nobile padovano, illustre medico ed astronomo che potrebbe averla introdotta. Le Padovane depongono circa 180-220 uova l’anno di colore bianco. La produttività non è solo l’unico motivo per la quale vengono apprezzate, queste sono caratterizzate da un simpatico ciuffo folto e vistoso che gli conferisce anche un ruolo ornamentale.

A seguire troviamo le Galline Livornesi. Queste sono rinomate in tutto il mondo per la loro produttività, arrivando anche a deporre 300 uova l’anno. Generalmente questa specie è caratterizzata prevalentemente da un piumaggio bianco, ma esistono anche sottospecie con colori fulvi e dorati.

Nella lista delle Galline Ovaiole più famose non possiamo non inserire la Isa Brown. Il nome isa deriva dall’ Institut de Sélection Animale, la società che ha sviluppato e dato origine a questo incrocio nel 1978, specificatamente per la produzione di uova in batteria. Questo ibrido è il frutto di accoppiamenti specifici che hanno avuto lo scopo di massimizzare la produzione delle uova, arrivando anche in questo caso a 300 l’anno. Essendo facilmente accessibile e reperibile, è molto comune incontrare galline Isa Brown nei giardini e nei pollai domestici per il consumo personale del loro uovo.

Un esempio di Gallina Padovana con piumaggio bruno

Un esemplare di Gallina Padovana con piumaggio dorato

Le uova arcobaleno

All’interno del mondo delle ovaiole troviamo due specie che non si distinguono per la loro produttività, ma per un’altra speciale caratteristica: il colore delle uova che depongono. La Gallina Araucana (o Mapuche), proveniente dal Cile, è un magnifico esemplare di gallina ovaiola, in grado di deporre uova con un guscio azzurro pastello. Questo particolare è attribuito a un gene dominante, noto come gene O, che significa Olive. L’Araucana è molto apprezzata sia nel mercato alimentare che in quello collezionistico. Spostandoci in Francia, incontriamo la Gallina Marans, un ibrido nato dall’incrocio tra razze francesi e galline combattenti, assai diffuse in questa città portuale, dove i marinai, in passato, le utilizzavano per combattimenti a scopo ricreativo. Questo esemplare si distingue per la sua doppia funzione: è sia una gallina ovaiola che una gallina da carne. Il suo uovo, di grandi dimensioni, è caratterizzato dalle intense tonalità brune, simili al cioccolato.

Le uova color pastello di Gallina Araucana

Le uova color pastello della Gallina Araucana

Le uova della tradizione culinaria italiana.

In Italia, la varietà di uova commestibili non si limitano a quelle di gallina, ma includono anche quelle di altre specie di uccelli ovipari e non solo. Per popolarità, infatti, subito dopo troviamo quelle di quaglia, caratterizzate da una dimensione piccola e da un guscio variegato. Questo prodotto oltre che estremamente gustoso è anche ricco di vitamina A e B12. L’uovo di faraona è un’opzione più ricercata e raffinata, il suo gusto così ricco e deciso lo rende particolarmente apprezzato nella gastronomia gourmet. Le uova di oca e di anatra hanno un colore simile a quelle di gallina, differendo però nella dimensione. Quelle di oca in particolare sono quasi il doppio delle galline, questo le rende perfette per frittate e paste. Ultimo ma non per importanza non possiamo non citare le uova di pesce: la Bottarga, prelibatezza a base di uova di tonno e di origine sarda.

Un uovo di gallina ed uno di anatra a confronto

Un uovo di gallina ed uno di oca a confronto

L’uovo: l’elemento più versatile della cucina.

L’uovo è di gran lunga l’ingrediente più versatile che possiamo trovare in cucina e in pasticceria. Ricco di proprietà nutritive, può essere utilizzato in una infinità di modi: sodo, in camicia, strapazzato o all’occhio di bue, ognuna di queste preparazioni si presta a una varietà di piatti deliziosi. Nella pasticceria sia il tuorlo che l’albume hanno un ruolo fondamentale. Il primo viene utilizzato per ottenere impasti soffici, come il pan di Spagna. L’albume invece, può essere utilizzato per preparare delle gustose meringhe.

La deliziosa Carbonara romana, piatto tipico della tradizione

Dove l’uovo diventa protagonista: la Carbonara.

Per concludere abbiamo voglia di celebrare la giornata mondiale dell’uovo regalandovi la ricetta di uno dei piatti più famosi della cucina italiana: la carbonara.

Ingredienti:

320 g di spaghetti

300 g di guanciale stagionato

5 tuorli

50 g di pecorino romano DOP a Buccia Nera grattugiato

Sale

Pepe

Procedimento:

Per prima cosa, tagliamo il guanciale a listarelle. Mettiamolo a rosolare in una padella senza aggiungere olio, sfruttando il suo grasso. Quando il guanciale avrà preso colore, spegniamo il fuoco e mettiamolo da parte. In una ciotola di metallo, versiamo il grasso in eccesso del guanciale. Separiamo i tuorli dagli albumi delle uova, facendo attenzione, e trasferiamo i tuorli nella ciotola con il grasso del guanciale. Nel frattempo, portiamo a ebollizione dell’acqua in una pentola. Quando l’acqua sarà calda, posizioniamo la ciotola  sul bordo della pentola, lavorando il composto con una frusta a bagnomaria. Aggiungiamo lentamente il pecorino grattugiato, continuando a mescolare. Se la salsa risulta troppo densa, possiamo aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Cuociamo la pasta al dente in acqua poco salata e scoliamola. Uniamo la pasta alle listarelle di guanciale croccante in una grande zuppiera. A questo punto, è il momento di aggiungere anche la crema di tuorlo e pecorino, insieme a una generosa dose di pepe nero fresco. Buon appetito e buona giornata mondiale dell’uovo!

In conclusione, amanti delle uova e della buona cucina, se siete curiosi di scoprire di più sulla nostra ricca tradizione gastronomica, vi invitiamo a sfogliare gli articoli sul nostro blog ed a partecipare ai nostri food tour!