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Un vigneto di uva Bellone torna al Colosseo dopo 2500 anni!

Udite!udite! Ultime notizie! un nuovo vigneto di uva Bellone torna al Colosseo dopo 2500 anni!

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Colle Palatino Roma

Un bellissimo progetto promosso dall’Unione Europea in collaborazione con la municipalità di Roma riporta alla vita un vigneto di Bellone nell’area archeologica del Colosseo.
Sapevate che la Roma imperiale aveva esportato la coltivazione della vite in tutto il mondo conosciuto a quel tempo?
Francia, Spagna, Germania, addirittura Inghilterra sapevano come coltivare le viti e farne vino grazie al dominio della Città Eterna.
Come noto, molte cose sono cambiate durante i secoli. Soprattutto dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando l’agricoltura lasciò il posto a nuovi quartieri urbani. Le vigne, da sempre presenti nella città di Roma scomparvero.
Così, grazie a questo progetto, un nuovo vigneto sta tornando a germogliare proprio sul colle Palatino.
Ancora una volta, dunque, il primo dei colli romani vedrà il suo terreno coprirsi di foglie e grappoli.
Lo scopo di questo progetto è amplificare il collegamento culturale tra vinificazione e civiltà.

 

Rovine antiche e grappoli di Bellone. Non vedo l’ora di vederli.
cori village near rome wine route - cori cincinnato strad

Cori – Provincia di Latina

L’area archeologica del Colosseo e del Foro Romano si trasformeranno in un’area verde curata.
Non più solo area archeologica, dunque, ma un piccolo scrigno della biodiversità. Sicuramente anche l’estetica del luogo beneficerà di questa iniziativa.
La casa vinicola selezionata per condurre questo nuovo impianto è Cincinnato. Il nome di questa vinicola ci ricorda Lucio Quinzio Cincinnato, il contadino salito al potere come dittatore nella Roma antica. Cincinnato si distinse per le sue azioni politiche e per i suoi costumi di vita incentrati sulla semplicità e abnegazione al lavoro.
La Cincinnato rappresenta 73 anni di storia, 550 ettari coltivati a vigneto ed uliveto.

Si tratta di una cooperativa sociale.

Cincinnato conta 150 produttori di qualità, includendo oltre 100 famiglie quasi tutte facenti parte della comunità rurale di Cori.
Paesino medievale di fondazione greca, Cori, nel basso Lazio, si trova a solo un’ora di guida da Roma.
Il villaggio si estende sul versante ovest dei Monti Lepini, prospicente la pianura Pontina che termina al mare. 

Uve di Bellone.
uva bellon

Un grappolo di Bellone

Il Bellone è una varietà tipica della zona , rinomata fin dall’alba della vinificazione in Italia. Si tratta di un’uva a buccia bianca, adatta per produrre vini secchi come anche spumantizzati.
Il Bellone è una varietà molto versatile, infatti, di antichissima origine. Diffusa in tutta l’area dei castelli Romani fin dai tempi antichi. Pilino il Vecchio ne scrisse nei suoi trattati definendola “Uva Pantastica”. una definizione che fa riferimento alla consuetudine di cibarsene insieme al pane.

Le denominazioni.

Le uve di Bellone giocano un ruolo importante nella denominazione Roma DOC. Come anche Nettuno DOC and Marino DOC.
In purezza (100% Bellone) per la denominazione IGT. Nel disciplinare del Frascati DOC, the Velletri DOC, the Bianco Capena DOC, the Cori DOC, the Montecompatri Colonna DOC and the Zagarolo DOC.

La pianta.

Il Bellone vanta numerosi cloni noti come Cacchione and Arciprete. Come anche un cugino meno noto , a buccia rossa, denominato Bellone Nero.
La pianta produce grappoli di dimensione medio-grande a forma cilindrico-conica molto compatti.
Le drupe sono medio grandi , sferiche con buccia striata giallo-marroncino pruinosa.
Il Bellone è una pianta vigorosa, che garantisce grandi rese, ma spesso irregolari. Si adatta a terreni vari, preferibilmente vulcanici e leggeri. Predilige i suoli fertili, ben drenati. la maturazione è tardiva, nella prima decade di ottobre. Ci aspettiamo quindi dei bei colori sul Palatino nei prossimi anni.

I vini da Bellone.

Il vino che si ottiene da Bellone è di un colore giallo paglierino intenso. al palato è fruttato, intenso e minerale. Generalmente si vinifica in purezza grazie alla buona struttura e fragranza. 

fave e pecorino

Fave e Pecorino


Al naso offre grande freschezza, frutta matura pompelmo e pesca, con sentori di miele. Al palato è di corpo pieno, con un discreto livello di alcool che gli conferisce corpo e morbidezza. la chiusura è generalmente ammandorlata.

Un vino da bere giovane, entro i due anni.

L’abbinamento perfetto per questo vino vede le icone classiche della cucina romana. Zuppe in brodo, fagioli, ceci, o risotti aromatici di erbe officinali.
Impeccabile in abbinamento con il pecorino romano. Eccellente con carni magre al forno o alla piastra, o pesce di lago in frittura.

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